Studio Geologico Francesco Dettori | Geotecnica Geofisica Ambiente

Iscr. Ordine dei Geologi Emilia Romagna n. 1002

La difesa del territorio è un argomento di sempre più cruciale importanza. Gli usi e le trasformazioni dell’ambiente naturale ed antropico p...

Ambiente e Bonifiche

La difesa del territorio è un argomento di sempre più cruciale importanza. Gli usi e le trasformazioni dell’ambiente naturale ed antropico pongono la necessità di un sistema di monitoraggio continuo della qualità e delle risorse del territorio, finalizzato alla difesa attiva di quest'ultimo. Lo Studio si occupa della caratterizzazione e della gestione integrata delle risorse, dell'ambiente e dei siti contaminati, anche attraverso progetti di monitoraggio, bonifica e ripristini ambientali.

La relazione ambientale
Struttura e finalità
La caratterizzazione ambientale di un sito è identificabile con l’insieme delle attività che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali, in modo da ottenere informazioni di base su cui prendere decisioni realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito (Allegato 2 al Titolo V, Parte Quarta del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.).
La normativa in materia di bonifica di siti inquinati, introdotta con l’art.17 del D.Lgs. 22/97 (Decreto Ronchi), è stata successivamente completata ed attuata dal DM 471/99 e poi modificata dal D.Lgs. 152/06.
Con il DM 471/99 sono stati definiti i limiti di accettabilità della contaminazione dei suoli e delle acque sotterranee in relazione alla destinazione d’uso dei suoli; le procedure di riferimento per il prelievo e l’analisi dei campioni; i criteri generali per la messa in sicurezza, bonifica ed il ripristino ambientale dei siti inquinati, nonché per la redazione dei relativi progetti.
Con il D.Lgs. 152/2006 sono state introdotte alcune importanti novità in termini di valori limite di riferimento e di procedure operative.
In particolare il D.Lgs. 152/06, al Titolo V Parte IV, recependo il D.M. 471/99, disciplina dal punto di vista tecnico-amministrativo le procedure da utilizzare in caso di fenomeni di contaminazione della matrice suolo e delle acque sotterranee.
L’iter tecnico per la valutazione dei fenomeni di contaminazione di un sito “potenzialmente” inquinato ha il suo inizio con la redazione del “Piano di Caratterizzazione”, da produrre in conformità all’Allegato 2 parte IV titolo V del D.Lgs. 152/06.
Secondo il D.Lgs 152/06 per caratterizzazione si intende il processo costituito dalle seguenti fasi:
1.Ricostruzione storica delle attività produttive svolte sul sito;
2.Elaborazione del Modello Concettuale Preliminare del sito e predisposizione di un piano di indagini ambientali, finalizzato alla definizione dello stato ambientale di suolo, sottosuolo e delle acque sotterranee;
3.Elaborazione del Piano di indagini;
4.Elaborazione dei dati raccolti e rappresentazione dello stato di contaminazione del suolo del sottosuolo e delle acque sotterranee;
5.Elaborazione del Modello Concettuale Definitivo;
6.Identificazione dei livelli di concentrazione residua accettabili sui quali impostare gli eventuali interventi di messa in sicurezza e/o di bonifica che si rendessero eventualmente necessari a seguito dell’Analisi di Rischio.
Le prime attività di questo elenco consistono nella raccolta di dati scaturiti da indagini storiche relative all’uso del sito, al suolo ed alle acque sotterranee. Qualora sia insufficiente indagare storicamente sull’origine dei fenomeni di potenziale contaminazione si possono effettuare in via preliminare delle indagini relative al suolo ed alla falda nell’area, ovvero prelevare i campioni delle matrici ambientali suolo ed acque sotterranee ed effettuare le analisi. Con questa fase si conclude il Piano Preliminare oggetto del presente documento.
L’eventuale messa in sicurezza e la bonifica del sito si renderà necessaria quando la contaminazione delle matrici ambientali, rilevata in sito, supera le CSC (concentrazioni soglia di contaminazione) tabellate nell’Allegato 5 al D.Lgs 152/06, e le CSR (Concentrazioni soglia di rischio) valutate con l’applicazione delle procedure di analisi di rischio sito specifica.